domenica 18 ottobre 2015

Villa Monte Rocca

Il Brigante Falasco ogni tanto si concede del relax, ma mentre si dirigeva alle terme di Giunone a Caldiero il suo occhio si è posato sulla collinetta che domina il paesino, il Monte Rocca, sulla quale cima si trova una villetta, all'apparenza abbandonata.
Al diavolo le terme, bisogna esplorare! Sicuramente c'è qualcosa di interessante lassù! D'altronde, non ci sarebbe da meravigliarsi, dato che la zona del Monte Rocca è stata abitata sin dall'epoca del bronzo, mica dall'altro ieri, ancor prima dei romani, che stavano meglio ai piedi della collina, vicino alle terme: sul colle, tra l'altro, in epoca medievale, era stato costruito qualcosa, probabilmente un castello, visto che è stata trovata una cinta muraria, che si dice essere stato costruito nel X secolo e distrutto da Ezzelino da Romano nel 1233. Infine, si dice che sia stato da qua che Napoleone Bonaparte abbia osservato la battaglia di Arcole durante la campagna d'Italia
 Il Brigante Falasco, in compagnia del suo fido esploratore, non ha avuto difficoltà a trovare la maniera per raggiungere la cima della collina. Il parco del Monte Rocca è verdeggiante, ombroso e sicuramente potrebbe essere tenuto un po' meglio, ci sono dei lavori in corso, ma sembrano in corso da anni. Sin dal sentierino del parco si nota una costruzione grigia, che pare un castello, e che è effettivamente chiamato "il castello", costruito nella prima metà dell'Ottocento e commissionato dal medico Luigi Parisi sull'esempio del primo castello della collina. Il castello non è poi così interessante, mentre molto più interessante è la villetta posta in cima alla collina, un edificio a forma ottagonale e dai lineamenti neogotici, costruita su disegno di Guido Gaspari nella seconda metà del XIX secolo. Vivere in una villetta del genere deve essere stato molto comodo, visto che è più alta che larga, spigolosa e con numerose e piccole stanze. All'esterno l'edificio non si presenta poi così male, con pareti decorate con motivi romboidali e dei serramenti che paiono nuovi, dalle incisioni fiabesche. Una targa ricorda che Umberto, Principe ereditario d'Italia, assistè dal colle alla fazione campale di Caldiero, nel 24 ottobre 1870, mentre un'altra dice lo stesso di Vittorio Emanuele II un anno dopo: gente famosa eh!
L'Interno lascia di stucco, ogni piccola stanza è affrescata, pareti e soffitti, molte delle quali imbrattate dai vandali, che hanno pure sfondato la porta d'ingresso: alcune delle scritte sono delle grandissime opere poetiche a sfondo sessuale, accompagnate da disegni degni del miglior Michelangelo e scritti con una grammatica treccanesca. Al centro, una scala a chiocciola collega il tenebroso piano sotterraneo con il piano terra e il secondo piano. Nel secondo piano si nota ancora il passaggio dei vandali, ma interessanti sono i balconcini che permettono di ammirare il bosco. L'ultimo piano è la mansarda, che presenta un soffitto con travi di legno che pare essere stato essere restaurato da poco e piccoli oblò dai quali si gode un bel paesaggio. All'attraversare la mansarda, al Brigante Falasco è venuto un attacco di romanticismo: qualche visitatore ha fatto della stanza l'alcova d'amore per una serata, con tanto di lettino rosso passione, un cuore sul pavimento disegnato con i lumini ed una scritta romantica sulla parete: ok, avranno imbrattato la parete, ma con amore!
Ma non è con amore che il Brigante Falasco annuncia il suo sdegno per un'altra opera degna di nota lasciata in rovina e alla balia dei vandali! Bisogna ridare dignità al parco e alla villa!

Su questi utili siti si è informato il Brigante Falasco:
http://diforidi.it/dalla-storia/
http://www.vicenzabionde.it/caldiero.html


La villa di Monte Rocca


Gli interni affrescati, modesti direi...


Una bella vista su una piccola parte di Caldiero, le colline i Lessini e il Carega


Alcova d'amore per teneri amanti


La scala a chiocciola al centro della villa

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