mercoledì 30 settembre 2015

Zuccherificio Eridania

Il Brigante Falasco non se ne sta mai con le mano in mano e questa volta, assieme alla sua banda di amanti dei luoghi abbandonato, si è diretto verso l'est veronese, dove una vecchia fabbrica a Villanova, vicino a San Bonifacio, aveva suscitato il suo interesse da molto tempo.
Si tratta del grande zuccherificio Eridania, che si trova proprio di fronte alla bellissima abbazia di San Pietro, altro bel sito da visitare, costruita nel 1100. Dalla strada si possono già notare le notevoli dimensioni del complesso, sovrastato da un'alta ciminiera e circondato da vegetazione selvaggia. Trovare un buco nella recinzione dello zuccherificio è gioco da ragazzi, per il resto bisogna solo stare attenti alle ortiche alte come giraffe e non lasciarsi prendere dal panico se si sentono rumori sospetti, non sono altro che gli abitanti del sito, ovvero un paio di famiglie di pavoni!
Pensare che nei primi del '900 era invece molto affollato, pieno di lavoratori intenti ad estrarre lo zucchero dalla barbabietola: adesso al massimo è affollato da sciami di fastidiosissime zanzare, che hanno attaccato i membri della banda del Falasco a più riprese, attentando alla loro vita con i centinaia di punture. Lo zuccherificio fu costruito dopo che venne costituita l'Associazione Agraria del Basso Veronese e rimase in funzione fino alla stagione 1967, dopodiché è stato abbandonato al suo destino. In Germania saprebbero cosa fare di un edificio come questo, là l'architettura industriale viene apprezzata, le vecchie fabbriche rivalutate e riutilizzate, mentre qua tutto cade a pezzi. Ma come si fa a non rimanere affascinati da una struttura come questa, completamente in mattoni e dagli interni che farebbero concorrenza a quelli di una cattedrale? Nell'edificio principale gironzoliamo tra le varie stanze, da quella della fornace ai silos, fino all'enorme salone principale, che un tempo avrà avuto almeno tre livelli, dove troviamo ancora i vecchi cartelli sulle regole da rispettare nella fabbrica, come anche cumuli di macerie e rifiuti. Intorno alla struttura più importante vi sono altre strutture secondarie, che ipotizziamo siano servite come magazzini ed uffici, e che ora cadono a pezzi.
Il Brigante Falasco non sa molto altro su questo pezzo di storia, e quello che sa lo ha estrapolato da internet, per esempio dai link a fondo pagina, ma di una cosa è sicuro: bisogna agire e salvaguardare questi edifici, che non sono solo belli da vedere ma che raccontano la storia di un intero paese. Intanto, dichiara conquistato lo zuccherificio e vi dà appuntamento al prossimo sito abbandonato di Verona!




L'entrata allo zuccherificio


Luce ed ombra


Mi raccomando trattate bene i lavoratori!


L'assurdità di trovare oggetti del genere in un luogo così...


La ciminiera al calar del sole


https://polveresupellicola.wordpress.com/2014/11/04/zuccherificio-eridania-v/

http://iluoghidelcuore.it/luoghi/verona/san-bonifacio/ex-zuccherificio-eridania-di-villanova-di-san-bonifacio-/80861

mercoledì 23 settembre 2015

Corte Ca' del Bue

Il Brigante Falasco e la sua banda decidono di inaugurare questo blog sulla Verona nascosta, abbandonata e inusuale con una relazione sulla conquista di Corte Ca' del Bue.
Corte Ca' del Bue??? Ma Ca' del Bue non è un simpatico ed ecologissimo inceneritore nella bassa tra San Michele Extra e San Martino Buon Albergo? Eh sì, il Brigante Falasco lo conosce bene quell'orrido edificio, ma secoli fa, quando lui era più giovane, era Corte Ca' del Bue ad essere famosa! Adesso, purtroppo, in questa corte vige uno stato di abbandono che mette tristezza, soprattutto se si conosce la sua storia.
L'attuale corte è stata costruita alla fine del Settecento su un'area dove era già stata edificata un'altra corte nel Quattrocento, di proprietà del famiglia Bovo. Come fosse la corte dei Bovo nessuno lo sa, Leonardo Pellegrini, proprietario della corte settecentesca, probabilmente non avrà avuto nessun problema con le autorità dei beni culturali del tempo e non si è preoccupato di conservare i reperti di trecento anni prima, ma come vedremo, neppure al giorno d'oggi sembra che a qualcuno gliene importi più di tanto della sorte della corte. Dopo Leonardo Pellegrini, la corte passa in mano a diversi proprietari, peggio di un appartamento per studenti, da Luigi Marchesini alla famiglia magnagatti Longarato nel Novecento. Chi siano questi qua, il Brigante Falasco non lo sa.  Quello che sa invece è che la corte era un importante centro per i contadini delle basse, che andavano là per pesare i loro prodotti, tra i quali la mitica e leggendaria verza michelotta, la verza autoctona di San Michele. Non lo sapevate che San Michele ha la sua verza? Ignoranti, è una delizia!  A metà novembre c'è la festa della verza a San Michele, magari potete salvarvi in corner e provarla…
Dopo tutta questa girandola di proprietari, è venuto il momento di annunciarvi chi è stato l'ultimo acquirente… ta daaaaaan! L'AGSM! Nel 1990 ne è divenuta la proprietaria e dopo aver promesso di promuovere la rivalutazione della corte, l'ha letteralmente fatta andare in malora. Ed è grazie all'AGSM che la corte adesso è una preda ambita delle conquiste del Brigante Falasco, essendo in stato di grave abbandono, ma lui e la sua banda avrebbero preferito che l'AGSM avesse fatto fede alle sue promesse piuttosto di trovare un altro bel luogo da conquistare.
Pensate, la corte doveva diventare una scuola superiore per la formazione di manager dell'energia e dell'ambiente (vista la vicinanza dell'impianto), una sorta di centro per le energie alternative che accogliesse addirittura ricercatori internazionali per lo studio e la ricerca di energie alternative e rinnovabili. Come al solito, hanno vinto altri interessi e l'AGSM si è dimenticata della corte, lasciandola al suo destino.
Entrare nella corte è stato un gioco da ragazzi. Al Brigante Falasco e alla sua banda è bastato solo legare i cavalli vicino al cancello, passare nella proprietà in uno dei numerosi punti dove la rete di protezione non è presente ed infine infilarsi in un buco tra le finestre murate degli edifici di Ca' del Bue. L'interno è affascinante, la casa signorile presenta un porticato elegante, affiancato dalla chiesetta di Sant'Anna e da un interessante campanile a cipolla, poi altre costruzioni, alcune di epoca più moderna, in cemento, tra le quali l'aia, il maneggio ed altre case a scopo abitativo. Ormai dentro non c'è più niente: la chiesetta è spoglia, avranno tolto anche le ossa, rimane solo un piccolo affresco di una colomba sul soffitto e dei bestemmioni dipinti sulle pareti, nella casa signorile sono stati rubati persino i camini, nei restanti edifici rimangono solo vetri rotti e tetti cadenti. Al centro della corte svetta un pino che dona un po' più di vita all'ambiente.
Il Brigante Falasco e la sua banda si vergognano di tutto questo degrado, dichiarano conquistata Ca' del Bue e si aspettano che i legittimi proprietari del complesso ridiano dignità a questo notevole sito storico, altrimenti guai! Non si scherza con il Brigante Falasco!


L'interno della corte, con la casa signorile e il campanile


Il degrado all'interno delle abitazioni


Sullo sfondo, l'impianto di Ca' del Bue


L'unico camino rimasto nella corte


La parte moderna di corte Ca' del Bue



Il Brigante Falasco ha raccolto informazioni qua e la…
http://www.larena.it/stories/Home/775320_corte_ca_del_bue_altro_sogno_rimasto_incompiuto/#scroll=1485
https://progettoverona.wordpress.com/2014/10/15/laltra-ca-del-bue/

martedì 15 settembre 2015

La Missione

Salve a voi tutti, madame e messeri,
mi presento, sono Falasco.

"Chi???", direte voi. Se voi foste nati in Valpantena intorno al 1600 rabbrividereste al solo sentir sussurrare il mio nome! Ebbene, sono un brigante, il temuto Brigante Falasco! In verità, il mio vero nome è Paolo Bianchi, il soprannome mi è stato dato dall'abate Caliari, che mi ha accomunato a Francesco Falasco, un piccolo possediente terriero della Valpantena che, dopo aver perso tutto, si mise al servizio della famiglia Cozza in qualità di "bravo". Come lui, anch'io faccio le mie "bravate" e domino gran parte della Valpantena dal mio rifugio nelle grotte e nel castello della famiglia Turrisendi, poco sopra Gretiana, che ora voi chiamate Grezzana.

Forse tra di voi c'è ancora qualche parente del Sagramoso, spero che voi non portiate ancora rancore nei miei confronti per quello che successe tanti anni fa. Quel latin lover del conte Provolo di Santa Maria in Stelle mi chiese un favore: visto che la ragazza della quale era innamorato, Angiolina da Poiano (la figlia di Lonardi) non se lo filava di striscio e rifiutava ogni suo invito a fare un aperitivo a Sottoriva con banali scuse, mi chiese di organizzare un festino a sorpresa a Ferrara per farli incontrare. Pare che madama Angiolina se la tirasse un po' troppo, e neanche la promessa di portarla al Ferrara Busker Festival le fece cambiare idea, quindi mi vidi costretto di portarla con la forza a Ferrara aiutato dal resto dei miei ragazzi. Se avessi saputo che lei era promessa sposa al conte Sagramoso non avrei mai fatto ciò che ho fatto! Non c'è voluto tanto al Sagramoso per scoprirmi, grazie all'aiuto del suo amico, il cardinal Legato, che stava proprio a Ferrara e spifferò tutto al futuro sposo. E chi ci ha rimesso in tutto questo? Io ovviamente! Il conte Provolo è stato solo arrestato, i ragazzi della mia banda sono riusciti a fuggire, ma io sono stato condannato alla forca!

Ma il boia non mi è stato fatale! Pensavate che io non avessi amici a Ferrara??? Sono sopravvissuto a quell'ingiusta sentenza, ma sono stato costretto a fuggire lontano, in un isoletta nel Mediterraneo, dove ho aperto un'osteria e una bisca clandestina, diventando ricco sfondato e godendomi sole, mare e bella vita!

Dopo secoli di inattività mi ripresento a voi, perchè è giunto il momento di riprendere le mie scorribande per la provincia di Verona! Castelli, forti, vecchie corti, grotte, fabbriche ed edifici abbandonati, cave, posti sconosciuti alla normale plebaglia, niente di tutto ciò verrà graziato! Conquisterò tutto, ma non lo farò per me, perchè sono estrememente generoso, e lo farò esclusivamente per voi, perchè è giusto che il popolo conosca le bellezze nascoste ed abbandonate di questa provincia!

Che l'avventura abbia inizio! Il Brigante Falasco e la sua banda vi mostreranno luoghi nascosti di Verona che i vostri occhi non hanno mai visto!



Brigante Falasco