Il Brigante Falasco non se ne sta mai con le mano in mano e questa volta, assieme alla sua banda di amanti dei luoghi abbandonato, si è diretto verso l'est veronese, dove una vecchia fabbrica a Villanova, vicino a San Bonifacio, aveva suscitato il suo interesse da molto tempo.
Si tratta del grande zuccherificio Eridania, che si trova proprio di fronte alla bellissima abbazia di San Pietro, altro bel sito da visitare, costruita nel 1100. Dalla strada si possono già notare le notevoli dimensioni del complesso, sovrastato da un'alta ciminiera e circondato da vegetazione selvaggia. Trovare un buco nella recinzione dello zuccherificio è gioco da ragazzi, per il resto bisogna solo stare attenti alle ortiche alte come giraffe e non lasciarsi prendere dal panico se si sentono rumori sospetti, non sono altro che gli abitanti del sito, ovvero un paio di famiglie di pavoni!
Pensare che nei primi del '900 era invece molto affollato, pieno di lavoratori intenti ad estrarre lo zucchero dalla barbabietola: adesso al massimo è affollato da sciami di fastidiosissime zanzare, che hanno attaccato i membri della banda del Falasco a più riprese, attentando alla loro vita con i centinaia di punture. Lo zuccherificio fu costruito dopo che venne costituita l'Associazione Agraria del Basso Veronese e rimase in funzione fino alla stagione 1967, dopodiché è stato abbandonato al suo destino. In Germania saprebbero cosa fare di un edificio come questo, là l'architettura industriale viene apprezzata, le vecchie fabbriche rivalutate e riutilizzate, mentre qua tutto cade a pezzi. Ma come si fa a non rimanere affascinati da una struttura come questa, completamente in mattoni e dagli interni che farebbero concorrenza a quelli di una cattedrale? Nell'edificio principale gironzoliamo tra le varie stanze, da quella della fornace ai silos, fino all'enorme salone principale, che un tempo avrà avuto almeno tre livelli, dove troviamo ancora i vecchi cartelli sulle regole da rispettare nella fabbrica, come anche cumuli di macerie e rifiuti. Intorno alla struttura più importante vi sono altre strutture secondarie, che ipotizziamo siano servite come magazzini ed uffici, e che ora cadono a pezzi.
Il Brigante Falasco non sa molto altro su questo pezzo di storia, e quello che sa lo ha estrapolato da internet, per esempio dai link a fondo pagina, ma di una cosa è sicuro: bisogna agire e salvaguardare questi edifici, che non sono solo belli da vedere ma che raccontano la storia di un intero paese. Intanto, dichiara conquistato lo zuccherificio e vi dà appuntamento al prossimo sito abbandonato di Verona!
Si tratta del grande zuccherificio Eridania, che si trova proprio di fronte alla bellissima abbazia di San Pietro, altro bel sito da visitare, costruita nel 1100. Dalla strada si possono già notare le notevoli dimensioni del complesso, sovrastato da un'alta ciminiera e circondato da vegetazione selvaggia. Trovare un buco nella recinzione dello zuccherificio è gioco da ragazzi, per il resto bisogna solo stare attenti alle ortiche alte come giraffe e non lasciarsi prendere dal panico se si sentono rumori sospetti, non sono altro che gli abitanti del sito, ovvero un paio di famiglie di pavoni!
Pensare che nei primi del '900 era invece molto affollato, pieno di lavoratori intenti ad estrarre lo zucchero dalla barbabietola: adesso al massimo è affollato da sciami di fastidiosissime zanzare, che hanno attaccato i membri della banda del Falasco a più riprese, attentando alla loro vita con i centinaia di punture. Lo zuccherificio fu costruito dopo che venne costituita l'Associazione Agraria del Basso Veronese e rimase in funzione fino alla stagione 1967, dopodiché è stato abbandonato al suo destino. In Germania saprebbero cosa fare di un edificio come questo, là l'architettura industriale viene apprezzata, le vecchie fabbriche rivalutate e riutilizzate, mentre qua tutto cade a pezzi. Ma come si fa a non rimanere affascinati da una struttura come questa, completamente in mattoni e dagli interni che farebbero concorrenza a quelli di una cattedrale? Nell'edificio principale gironzoliamo tra le varie stanze, da quella della fornace ai silos, fino all'enorme salone principale, che un tempo avrà avuto almeno tre livelli, dove troviamo ancora i vecchi cartelli sulle regole da rispettare nella fabbrica, come anche cumuli di macerie e rifiuti. Intorno alla struttura più importante vi sono altre strutture secondarie, che ipotizziamo siano servite come magazzini ed uffici, e che ora cadono a pezzi.
Il Brigante Falasco non sa molto altro su questo pezzo di storia, e quello che sa lo ha estrapolato da internet, per esempio dai link a fondo pagina, ma di una cosa è sicuro: bisogna agire e salvaguardare questi edifici, che non sono solo belli da vedere ma che raccontano la storia di un intero paese. Intanto, dichiara conquistato lo zuccherificio e vi dà appuntamento al prossimo sito abbandonato di Verona!
L'entrata allo zuccherificio
Luce ed ombra
Mi raccomando trattate bene i lavoratori!
L'assurdità di trovare oggetti del genere in un luogo così...
La ciminiera al calar del sole
https://polveresupellicola.wordpress.com/2014/11/04/zuccherificio-eridania-v/
http://iluoghidelcuore.it/luoghi/verona/san-bonifacio/ex-zuccherificio-eridania-di-villanova-di-san-bonifacio-/80861
http://iluoghidelcuore.it/luoghi/verona/san-bonifacio/ex-zuccherificio-eridania-di-villanova-di-san-bonifacio-/80861
1 commento:
in merito alla foto di una macchinina in plastica, non è per niente assurdo che sia lì. fino a pochi anni fa (forse una quindicina) l'edificio ha ospitato per un certo periodo alcune famiglie di rom che poi hanno trovato alloggio in un'altra zona del paese.
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