Il Brigante Falasco e la sua banda decidono di inaugurare questo blog sulla Verona nascosta, abbandonata e inusuale con una relazione sulla conquista di Corte Ca' del Bue.
Corte Ca' del Bue??? Ma Ca' del Bue non è un simpatico ed ecologissimo inceneritore nella bassa tra San Michele Extra e San Martino Buon Albergo? Eh sì, il Brigante Falasco lo conosce bene quell'orrido edificio, ma secoli fa, quando lui era più giovane, era Corte Ca' del Bue ad essere famosa! Adesso, purtroppo, in questa corte vige uno stato di abbandono che mette tristezza, soprattutto se si conosce la sua storia.
L'attuale corte è stata costruita alla fine del Settecento su un'area dove era già stata edificata un'altra corte nel Quattrocento, di proprietà del famiglia Bovo. Come fosse la corte dei Bovo nessuno lo sa, Leonardo Pellegrini, proprietario della corte settecentesca, probabilmente non avrà avuto nessun problema con le autorità dei beni culturali del tempo e non si è preoccupato di conservare i reperti di trecento anni prima, ma come vedremo, neppure al giorno d'oggi sembra che a qualcuno gliene importi più di tanto della sorte della corte. Dopo Leonardo Pellegrini, la corte passa in mano a diversi proprietari, peggio di un appartamento per studenti, da Luigi Marchesini alla famiglia magnagatti Longarato nel Novecento. Chi siano questi qua, il Brigante Falasco non lo sa. Quello che sa invece è che la corte era un importante centro per i contadini delle basse, che andavano là per pesare i loro prodotti, tra i quali la mitica e leggendaria verza michelotta, la verza autoctona di San Michele. Non lo sapevate che San Michele ha la sua verza? Ignoranti, è una delizia! A metà novembre c'è la festa della verza a San Michele, magari potete salvarvi in corner e provarla…
Dopo tutta questa girandola di proprietari, è venuto il momento di annunciarvi chi è stato l'ultimo acquirente… ta daaaaaan! L'AGSM! Nel 1990 ne è divenuta la proprietaria e dopo aver promesso di promuovere la rivalutazione della corte, l'ha letteralmente fatta andare in malora. Ed è grazie all'AGSM che la corte adesso è una preda ambita delle conquiste del Brigante Falasco, essendo in stato di grave abbandono, ma lui e la sua banda avrebbero preferito che l'AGSM avesse fatto fede alle sue promesse piuttosto di trovare un altro bel luogo da conquistare.
Pensate, la corte doveva diventare una scuola superiore per la formazione di manager dell'energia e dell'ambiente (vista la vicinanza dell'impianto), una sorta di centro per le energie alternative che accogliesse addirittura ricercatori internazionali per lo studio e la ricerca di energie alternative e rinnovabili. Come al solito, hanno vinto altri interessi e l'AGSM si è dimenticata della corte, lasciandola al suo destino.
Entrare nella corte è stato un gioco da ragazzi. Al Brigante Falasco e alla sua banda è bastato solo legare i cavalli vicino al cancello, passare nella proprietà in uno dei numerosi punti dove la rete di protezione non è presente ed infine infilarsi in un buco tra le finestre murate degli edifici di Ca' del Bue. L'interno è affascinante, la casa signorile presenta un porticato elegante, affiancato dalla chiesetta di Sant'Anna e da un interessante campanile a cipolla, poi altre costruzioni, alcune di epoca più moderna, in cemento, tra le quali l'aia, il maneggio ed altre case a scopo abitativo. Ormai dentro non c'è più niente: la chiesetta è spoglia, avranno tolto anche le ossa, rimane solo un piccolo affresco di una colomba sul soffitto e dei bestemmioni dipinti sulle pareti, nella casa signorile sono stati rubati persino i camini, nei restanti edifici rimangono solo vetri rotti e tetti cadenti. Al centro della corte svetta un pino che dona un po' più di vita all'ambiente.
Il Brigante Falasco e la sua banda si vergognano di tutto questo degrado, dichiarano conquistata Ca' del Bue e si aspettano che i legittimi proprietari del complesso ridiano dignità a questo notevole sito storico, altrimenti guai! Non si scherza con il Brigante Falasco!
Corte Ca' del Bue??? Ma Ca' del Bue non è un simpatico ed ecologissimo inceneritore nella bassa tra San Michele Extra e San Martino Buon Albergo? Eh sì, il Brigante Falasco lo conosce bene quell'orrido edificio, ma secoli fa, quando lui era più giovane, era Corte Ca' del Bue ad essere famosa! Adesso, purtroppo, in questa corte vige uno stato di abbandono che mette tristezza, soprattutto se si conosce la sua storia.
L'attuale corte è stata costruita alla fine del Settecento su un'area dove era già stata edificata un'altra corte nel Quattrocento, di proprietà del famiglia Bovo. Come fosse la corte dei Bovo nessuno lo sa, Leonardo Pellegrini, proprietario della corte settecentesca, probabilmente non avrà avuto nessun problema con le autorità dei beni culturali del tempo e non si è preoccupato di conservare i reperti di trecento anni prima, ma come vedremo, neppure al giorno d'oggi sembra che a qualcuno gliene importi più di tanto della sorte della corte. Dopo Leonardo Pellegrini, la corte passa in mano a diversi proprietari, peggio di un appartamento per studenti, da Luigi Marchesini alla famiglia magnagatti Longarato nel Novecento. Chi siano questi qua, il Brigante Falasco non lo sa. Quello che sa invece è che la corte era un importante centro per i contadini delle basse, che andavano là per pesare i loro prodotti, tra i quali la mitica e leggendaria verza michelotta, la verza autoctona di San Michele. Non lo sapevate che San Michele ha la sua verza? Ignoranti, è una delizia! A metà novembre c'è la festa della verza a San Michele, magari potete salvarvi in corner e provarla…
Dopo tutta questa girandola di proprietari, è venuto il momento di annunciarvi chi è stato l'ultimo acquirente… ta daaaaaan! L'AGSM! Nel 1990 ne è divenuta la proprietaria e dopo aver promesso di promuovere la rivalutazione della corte, l'ha letteralmente fatta andare in malora. Ed è grazie all'AGSM che la corte adesso è una preda ambita delle conquiste del Brigante Falasco, essendo in stato di grave abbandono, ma lui e la sua banda avrebbero preferito che l'AGSM avesse fatto fede alle sue promesse piuttosto di trovare un altro bel luogo da conquistare.
Pensate, la corte doveva diventare una scuola superiore per la formazione di manager dell'energia e dell'ambiente (vista la vicinanza dell'impianto), una sorta di centro per le energie alternative che accogliesse addirittura ricercatori internazionali per lo studio e la ricerca di energie alternative e rinnovabili. Come al solito, hanno vinto altri interessi e l'AGSM si è dimenticata della corte, lasciandola al suo destino.
Entrare nella corte è stato un gioco da ragazzi. Al Brigante Falasco e alla sua banda è bastato solo legare i cavalli vicino al cancello, passare nella proprietà in uno dei numerosi punti dove la rete di protezione non è presente ed infine infilarsi in un buco tra le finestre murate degli edifici di Ca' del Bue. L'interno è affascinante, la casa signorile presenta un porticato elegante, affiancato dalla chiesetta di Sant'Anna e da un interessante campanile a cipolla, poi altre costruzioni, alcune di epoca più moderna, in cemento, tra le quali l'aia, il maneggio ed altre case a scopo abitativo. Ormai dentro non c'è più niente: la chiesetta è spoglia, avranno tolto anche le ossa, rimane solo un piccolo affresco di una colomba sul soffitto e dei bestemmioni dipinti sulle pareti, nella casa signorile sono stati rubati persino i camini, nei restanti edifici rimangono solo vetri rotti e tetti cadenti. Al centro della corte svetta un pino che dona un po' più di vita all'ambiente.
Il Brigante Falasco e la sua banda si vergognano di tutto questo degrado, dichiarano conquistata Ca' del Bue e si aspettano che i legittimi proprietari del complesso ridiano dignità a questo notevole sito storico, altrimenti guai! Non si scherza con il Brigante Falasco!
L'interno della corte, con la casa signorile e il campanile
Il degrado all'interno delle abitazioni
Sullo sfondo, l'impianto di Ca' del Bue
L'unico camino rimasto nella corte
La parte moderna di corte Ca' del Bue
Il Brigante Falasco ha raccolto informazioni qua e la…
http://www.larena.it/stories/Home/775320_corte_ca_del_bue_altro_sogno_rimasto_incompiuto/#scroll=1485
https://progettoverona.wordpress.com/2014/10/15/laltra-ca-del-bue/
http://www.larena.it/stories/Home/775320_corte_ca_del_bue_altro_sogno_rimasto_incompiuto/#scroll=1485
https://progettoverona.wordpress.com/2014/10/15/laltra-ca-del-bue/
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