martedì 13 ottobre 2015

Castello d'Illasi

Il Brigante Falasco non si ferma davanti a niente, nemmeno al paranormale, alle presenze dall'aldilà, ai fantasmi! Che temerario…
Questa volta la destinazione è stata il castello di Illasi, infestata nientepopodimeno che dal fantasma di Ginevra Serego degli Alighieri! Avete ancora il coraggio di continuare a leggere? A vostro rischio e pericolo, non si sa mai che il suo fantasma venga a turbare anche il vostro sonno… La signora Ginevra è stata una lontana discendente del buon Dante, che con Verona aveva sempre avuto un buon rapporto, ma aimeh la sua fine non è stata per niente degna del suo celebre parente. Ginevra si era sposata nel 1584 con il nobile Girolamo Pompei, un matrimonio segnato più dai soldi che dall'amore, infatti il patrimonio della famiglia Serego Alighieri era notevole ed i Pompei erano stati insigniti come conti di Illasi grazie ai servigi resi alla Repubblica di Venezia. Lei, giovanissima, riuscì a dare una figlia al conte solo 5 anni dopo il matrimonio, che fu chiamata Faustina. Ginevra era accompagnata dalla sorella del conte, Suordamor, e dalla serva Agnolina, entrambe della stessa età di Ginevra, e come guardia del corpo fu scelto l'amico di sempre di Girolamo Pompei, Gregorio Griffo. Il conte, essendo un uomo d'armi, era spesso obbligato a lasciare Illasi per lunghi periodi, Ginevra si sentiva un po' sola e… beh sapete come finiscono queste storie! Gregorio Griffo era sempre vicino a lei e ben presto tra i due scoppiò un amore passionale. Gregorio era in verità un latin lover, amato segretamente da tutte le pulzelle di corte, la gelosia dilagò tra di loro e le compagne di pettegolezzi di Ginevra, Suordamor e Agnolina, raccontarono tutto al conte. Disonore! Non si poteva certo sopportare quest'onta, ma a tradirlo era stato proprio un suo amico e uomo d'armi, non lo si poteva accusare apertamente, quindi venne architettato un piano: venne raccontato che il podestà di Verona Virginio Orsini, altro latin lover del tempo, era stato il farabutto ad averlo reso cornuto. Il governatore  fu infine costretto a fuggire prima a  Mantova e poi a Venezia, dove avrebbe sempre giurato la sua innocenza. Ginevra fu costretta a firmare una confessione pubblica nel castello di Illasi, nella quale giurava di essere stata stuprata dal podestà la notte del 22 novembre 1592. Ginevra fu anche accusata dell'omicidio di Gregorio Griffo, che, secondo la versione "ufficiale", era stato colui che aveva fatto entrare il cornificatore nella camera di Ginevra, e poi ucciso da quindici pugnalate dalla donna. Dopo qualche tempo, la contessa scomparve.
Secoli dopo, nel 1800, durante dei lavori di restauro del castello, fu scoperta una stanza segreta con lo scheletro di una giovane donna ancora in catene, ed il collegamento con la scomparsa di Ginevra fu più che ovvio: la giovane donna era stata murata viva! Ecco forse spiegate le urla che si sentivano provenire dal castello prima del ritrovamento dello scheletro. Le ossa furono raccolte dal conte Antonio Pompei e custoditi in un'urna nel palazzo Pompei di Illasi.
Con che coraggio è entrato il Brigante Falasco nel castello! Circondato da vigneti, il castello si trova in posizione panoramica, su una collinetta tra la valle d'Illasi e la valle Tramigna, e pare inaccessibile. Solo le doti di scalatori del Brigante e della sua banda hanno permesso ai nostri di passare le due cinte murarie del castello e ad entrare nell'ampio cortile, dopo aver attraversato un selvaggio boschetto. All'interno si trovano delle casette, usate nel corso degli anni anche da stalla (si sente ancora l'odore di pecora…o capra?) e si può ammirare ancora un antico pozzo. La torre è imponente, 32 metri di altezza, bisogna scalare un po' per raggiungerla, e dalla sua entrata si può ammirare lo splendido paesaggio, che spazia dal Baldo al Carega verso nord, mentre a sud le colline degradano dolcemente verso la Pianura Padana. Nel castello non rimane molto, tutto cade a pezzi, l'edera copre le pareti che si stanno sgretolando piano piano, si notano i fori per le travi che sostenevano i tre piani, le cavità che contenevano i grandi camini, mentre in alto è ancora presente la campana. Al di fuori del castello, una piccola cavità che pare un forno. Il tutto, illuminato dalla luce dell'alba, è stupendo, ma il castello è bellissimo anche al tramonto, dove assume toni rosati, e di notte, baciato dai raggi della luna.
Il castello non è visitabile, ed è un vero peccato, anche perché è tralasciato e avrebbe bisogno di interventi di restauro. E sì che del castello si hanno notizie sin dal lontano 971! Tra gli altri, il maniero è stato di proprietà dei Montecchi nel 1223, fu occupato dal mitico Ezzelino da Romano nel 1243, passò in mano agli Scaligeri nel 1289, che lo rinnovarono; fu il turno poi di veneziani, viscontei, nuovamente veneziani, che poi lo concessero alla famiglia Pompei nel 1509. I Pompei vi ci abitarono fino al Settecento e poi si trasferirono nella villa costruita al piede del colle. Ecco, tutti questi anni di storia, di padroni, di conquiste… per essere solo un mucchio di pietre abbandonate! No, non si fà! Il Brigante Falasco non lo accetta! Dichiara conquistato il Castello, ne diviene il legittimo proprietario, e obbliga chi di dovere ad una rivalutazione dello stesso! Altrimenti il fantasma della contessa Alighieri vi perseguiterà!!!


Il Brigante Falasco, nonostante la sua antica provenienza, utilizza metodi moderni per informarsi dei luoghi che visita! Ecco qua dove:
http://www.corrillasi.it/turismo-e-cultura/illasi-e-dintorni.html
http://www.esoterismoemisteri.com/il_fantasma_di_illasi.html
https://veneziacriminale.wordpress.com/2013/04/21/il-mistero-di-illasi-il-delitto-che-coinvolse-ginevra-serego-alighieri-discendente-di-dante-verona-1592/


Il cortile interno del castello


La parete est


L'interno del castello


Il boschetto selvaggio che circonda le mura


El vin l'è bon soto al castelo!

3 commenti:

Unknown ha detto...

Ciao, come hai fatto a entrare per fotografarlo? Hai chiesto un permesso specifico a qualcuno? Io dovrei fare delle foto per la mia tesi di laurea ma ho visto che non c'è modo di entrarci!
Grazie!

Unknown ha detto...

Ciao, come hai fatto a entrare per fotografarlo? Hai chiesto un permesso specifico a qualcuno? Io dovrei fare delle foto per la mia tesi di laurea ma ho visto che non c'è modo di entrarci!
Grazie!

Anonimo ha detto...

Se si chiama brigante, vorrà dire che è entrato senza permessi no? Anche perchè è scritto ovunque che non è visitabile, bisogna fare da "bracconieri".